venerdì 30 agosto 2013

Appunti di viaggio: meravigliosa Istria (parte III)



Penultima puntata dell’avventura istriana dedicata all’approfondendo del “viaggio culinario”.  La cucina del nord  della Croazia, per ovvie ragioni, è molto simile a quella italiana:  un mix di cultura ittica, “carnivora” e vegetariana, che davvero riesce ad accontentare tutti i gusti. Cosa cambia? La qualità nella quantità. Mi spiego meglio : in quella zona l’adriatico rimane un mare ancora molto pescoso, abbondano le sardine, i branzini e le orate, quindi per forza maggiore, a meno che non siate proprio sfortunati, al ristorante troverete sempre pesce freschissimo (responsabilità dello chef trattarlo nel migliore dei modi).Così anche per la carne. Terra ricca di allevamenti di suini che girano liberi per i campi a grufolare beatamente, quindi carne davvero saporita. Da qui le famose porchette che si vedono nei girarrosti lungo la strada oppure il prosciutto istriano molto simile al patanegra spagnolo, grasso e oleoso al punto giusto, davvero ottimo.  Se siete onnivori, vi consiglio caldamente di alternare delle mangiate di pesce con quelle di carne, il vostro palato e il vostro animo vi ringrazieranno. Accettate consigli? Sardine, orate e branzini a profusione (soprattutto alla griglia, per me il miglior modo di apprezzare il pesce). Noterete una differenza abissale con quelle di allevamento, è inutile sottolinearlo (attenzione ai condimenti all’aglio, hanno la mano un po’ pesante) . Per quanto riguarda la carne, la porchetta, i cevapcici (salsiccette di maiale accompagnate da patate fritte di solito) e il prosciutto istriano non dovranno mancare nella lista delle vostre pietanze.  Per esperienza personale posso indicarvi tre posti che non deluderanno le vostre aspettative, quindi se siete interessati tenetevi pronti per un copia e incolla o con carta e penna. In questo caso parlo di due posti a Rovigno e uno a Fazana, a circa una mezz’ora di auto. 

-          Ristorante Balbi: ubicato nel centro storico di Rovigno, in via Matteotti, si trova questo ristorante gestito da un italiano davvero in gamba e da una brigata di camerieri attenti, cortesi e, per me un punto a favore, non troppo deferenti, diciamo informali al punto giusto.  Non accetta prenotazioni, ma vale la pena attendere venti minuti, mezz’ora, magari prendendo un aperitivo al bar di fronte. Punti di forza? Pesce freschissimo, trattato con rispetto, pochi tentativi di modernizzazione (come la zuppa di cozze zenzero e arancia, da provare sicuramente) e tempi di attesa giusti per capire che i piatti sono espressi.  Il rapporto qualità prezzo, per gli standard istriani, è leggermente alto, per niente paragonabile a quello italiano, quindi volentieri ho pagato qualcosina in più (soprattutto la seconda volta) e mi sono alzato da tavola completamente soddisfatto. La mia grigliata mista era davvero favolosa, come anche il condimento della pasta, veramente ben fatto. Appunto, la pasta. Piccola critica personale, ma questi sono gusti, ci mancherebbe. Uno spaghetto numero cinque per me non  è adatto ad un sugo di pesce, preferisco uno spaghettone, un vermicello oppure una linguina. La prima volta troppo al dente, la seconda leggermente scotti. Peccati veniali.  Se andate a Rovigno, ve lo consiglio.





















-          Taverna il “Tugurio”: rispetto al nome, che potrebbe risultare inquietante, questo posto tutto può sembrare tranne che un tugurio. Una casetta in legno, tavoli all’aperto immersi nel verde, cucina a vista, clima da sagra di paese. Camerieri super veloci, conto davvero onesto e prodotti di ottima qualità. Clientela mista, italiani, austriaci e tedeschi. Non capita raramente che allo stesso tavolo vi troviate a mangiare con degli estranei, visto il clima informale che si respira. Il piatto forte è la porchetta, che per ore gira nello spiedo, è davvero sublime: morbida, profumata, saporita, con una crosticina croccante al punto giusto, davvero eccellente. Con una porzione ci mangiano tranquillamente due persone, anche i cevapcici sono ottimi, ma non andate troppo tardi (dopo le 21.00), correrete il rischio di non trovare la porchetta  (è sempre strapieno). Una porzione di cevapcici (circa dieci salsiccette e abbondanti patate fritte), una di porchetta e due birre siamo intorno ai venti euro circa, anche questo da provare. 






-          Fast food da Antonio (Fazana): l’asso nella manica di Antonio? Cinque tavolini lungo la strada, pesce freschissimo e l’olio per la frittura cambiato regolarmente. Risultato: una frittura di calamari davvero eccezionale, croccante, saporita, leggera  e una grigliata mista con cottura perfetta. Nota dolente: per me l’aglio è come la kriptonite, quindi la salsetta di accompagnamento mi ha messo ko per tutta la giornata. Per il resto, davvero bravo Antonio! (un vero eroe, in una cucina angusta e a vista a friggere e padellare con quaranta gradi all’esterno). Il prezzo? Anche qui irrisorio, una frittura, una grigliata, due birre e il pane a circa quindici euro in due, incredibile vero?


















Quando fate un viaggio, fatevi guidare dall'istinto, date ascolto alla vostra anima, al vostro palato e ai vostri occhi, i vostri sensi non vi deluderanno!



3 commenti:

  1. sa veramente risvegliare le mie papille....grazie

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  2. Grazie a te! uno dei complimenti piu' belli mai ricevuti. lo faccio con la passione e il cuore. continua a seguirmi!

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  3. Ottimo il ristorante Balbi!! L'ho provato proprio l'ultima volta che sono stata a Rovigno, appena 10 giorni fa :)

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