lunedì 30 aprile 2012

Tortini di cioccolato fondente con cuore cremoso




La velocità di realizzazione di questi tortini è sorprendente tanto quanto la loro bontà! Per chi è amante del cioccolato fondente potrebbero rappresentare una vera e propria "droga". Ovviamente sconsigliati a chi è a dieta, consigliatissimi, invece, per chi volesse passare cinque minuti di puro godimento culinario. Affondare il cucchiaino nella superficie morbida del tortino, per poi arrivare al cuore che si scioglie ed emana un profumo di cioccolato fondente e caldo è davvero un'esperienza paradisiaca.



Ecco le dosi per circa sei piccoli tortini:


200gr. di burro
200 gr. di cioccolato fondente min. 50%
140 gr. di zucchero semolato
4 uova intere
40 gr. di farina di riso

Fate sciogliere a bagnomaria (io vi consiglio di usare il microonde, molto più veloce) il cioccolato con il burro. Aggiungete lo zucchero, la farina e le uova (uno alla volta e a temperatura ambiente, mi raccomando). Una volta creatasi l'emulsione cremosa, foderate con del burro degli stampini di alluminio e mettete a cuocere per 9 minuti a 180° in forno caldo. La cottura è la fase più delicata. Ogni forno ha caratteristiche differenti, io ho provato a farli in tre forni differenti e ho avuto bisogno di tre tempi diversi. Si va' dai nove minuti ai tredici, l'importante è che non perdiate d'occhio la cottura negli ultimi minuti: i tortini in superficie non devono essere nè troppo liquidi nè devono fare la crosticina. Ovviamente è tutta una questione di abitudine e di esperienza. Una volta cotti, li trasferite su un piatto e li spolverizzate con zucchero a velo. Consigliatissimo un abbinamento con un ottimo ruhm!

lunedì 23 aprile 2012

Tagliatelle di farro e grano saraceno con asparagi e pomodorini


 Ho voluto sperimentare un attrezzo per la pasta comprato ad uno dei mercatini che mi piace frequentare quando sono in giro. Veramente comodo e utile (e soprattutto economico) per chi non possiede la macchina per la pasta (ovviamente la sfoglia va’ tirata a mano). Il risultato è stato davvero sorprendente e voglio condividere con voi questa ricetta gustosa e salutare. Gli asparagi sono degli ortaggi davvero ottimi, sia da un punto di vista organolettico, che per la salute, essendo ottimi drenanti.



Ecco a voi la ricetta per quattro persone.

Ingredienti per la pasta:
250 gr. di farro
100 gr. di grano saraceno
120 gr. di acqua circa (versandola a filo nell’impasto potrete regolarvi se aggiungerne altra o metterne meno)
Un cucchiaino di sale

Per il sugo:

500 gr. di asparagi freschi
Una manciata di pomodorini
Due spicchi d’aglio
Olio evo

Preparazione:

Setacciate le due farine e unitele. Aggiungete il sale e l’acqua a filo fino ad avere una consistenza compatta e morbida (non dev’essere molto umida mi raccomando). Coprite con un canovaccio e fate riposare una mezz’ora. Nel frattempo tagliate a tocchetti gli asparagi, fate imbiondire gli spicchi d’aglio e soffriggere il tutto. Il tempo di cottura è davvero minimo (bastano una decina di minuti anche meno), salate e aggiungete i pomodorini.  Stendete la pasta e tagliatela a listarelle. Portate ad ebollizione una pentola con acqua salata e tuffateci le tagliatelle per un paio di minuti. Scolatela e continuate per un altro minuto (anche due) la cottura facendo risottare il tutto. Impiattate ancora caldi e…buon appetito!


giovedì 19 aprile 2012

Maccheroncini di grano Cappelli con filetti di spigola e patate al limone





Questa ricetta sintetizza perfettamente la filosofia che più si cucina in maniera semplice e più i risultati saranno straordinari. La premessa è l’utilizzo di materie prime di alta qualità, prologo di un piatto davvero sorprendente. Sono del parere che gli alimenti vadano toccati il meno possibile, le cotture lunghe li stancano, li snaturano, perdono di vigore e forza. Il grano Senatore Cappelli è uno dei migliori che abbiamo in Italia, anche se per la sua bassa resa negli anni sessanta era stato sostituito da altre tipologie di frumento. Oggi sono rimaste nicchie di coltivazione, ovviamente a un prezzo maggiore rispetto ai grani che usiamo comunemente. Il “problema” è che una volta assaggiato sentirete la differenza e vi risulterà difficile tornare indietro. Ha un sapore davvero eccezionale, mantiene la cottura ed emana un profumo che sa veramente di “buono”. Ma torniamo al nostro piatto: un primo di pesce degno del miglior ristorante, leggero, gustoso, semplice e sofisticato allo stesso tempo. In soli venti minuti stupirete i vostri commensali e voi stessi. Pronti? Per l’occasione ho anche inaugurato il mio bellissimo piatto nuovo, vi piace?




Ecco a voi le dosi:
320 gr. di maccheroncini (o sedanini) Cappelli
2  spigole da 450 gr. l’una
2 spicchi d’aglio
Prezzemolo
Un limone
Olio evo qb
Sale qb
2 patate di media grandezza

Preparazione:

Sfilettate le due spigole (o fatevele sfilettare dal vostro pescivendolo di fiducia) e privatele anche della pelle (mi raccomando congelate lische e testa, le potrete usare per realizzare un brodetto di pesce). Tagliatele a tocchetti a mettete all’interno della padella. Unite le patate tagliate a rondelle (tre,quattro millimetri di spessore), i due spicchi d’aglio e tanta acqua fino a coprire il tutto. Aggiungete il prezzemolo fresco, l’olio, il sale e il succo di limone. Chiudete con un coperchio e accendete il gas a fiamma alta. Nel frattempo  portate ad ebollizione l’acqua, salatela e tuffateci i maccheroncini.  Il tempo di cottura del sugo è di circa 15/20 minuti, regolatevi quando calare la pasta. A quasi cottura ultimata, scolatela e versatela nel sugo e fate risottare per qualche secondo. Impiattatela spolverizzando di prezzemolo e con un giro d’olio a crudo. Buon appetito!



lunedì 16 aprile 2012

Una ratatouille a modo mio!


 In francese (che fa chic) si chiama “ratatouille”, nel mio dialetto “ciambotta”, in quello siciliano “caponata”. Ovviamente non è importante l’etichetta, ma il contenuto. Una dadolata di verdure saltate in padella, un connubio di sapori, odori, un matrimonio di colori, a seconda delle stagioni e dei gusti. Di solito la preparo in due modi: o con patate, peperoni, melanzane e zucchine oppure con le fave. E la seconda preparazione di cui voglio parlarvi, perché la trovo davvero deliziosa e mi porta indietro nel tempo a quando ero bambino. Visto che è stagione di fave, perché non approfittarne? Per quanto riguarda le dosi, è molto a vostra discrezione, un unico consiglio,  l’importante è che gli ingredienti siano suddivisi in parti uguali. La logica culinaria vorrebbe inserire in padella l’alimento che necessita di una più lunga preparazione a quello di piu’ breve cottura ( o addirittura andrebbero cotti in pentole differenti), ma siccome siamo comuni mortali e combattiamo sempre con il tempo e il lavare le stoviglie, acceleriamo il tutto perché il risultato è davvero ottimo.



Dosi per 4 persone:

300 gr. di fave freshe
300 gr. di zucchine
300 gr. di patate
300 gr. di finocchi
300 gr. di piselli
1 cipolla
Qb di olio evo
Qb di sale
Qb di pepe




Preparazione:

Pulite bene gli ortaggi, lavateli sotto acqua corrente e tagliateli a dadini di egual grandezza. Fate imbiondire una cipolla e poi versate gli ingredienti nella padella, coprendo il tutto con un coperchio. Di tanto in tanto date una mescolata al tutto, salate e pepate a piacimento. Tempo 20 minuti sarà tutto pronto per essere servito in tavola. Buon appetito!

giovedì 12 aprile 2012

Scialatielli amalfitani con gamberi e fave


 Cosa c’è di meglio che prepararsi un gustoso piatto di pesce con prodotti freschissimi e di altissima qualità?  Basta mettere un po’ d’impegno, acquistare i prodotti giusti e il risultato è garantito, meglio che andare al ristorante. Ecco a voi la ricetta degli scialatielli amalfitani con gamberi e fave, una vera delizia.









 Per quattro persone:
300 gr. di scialatielli amalfitani (semola di grano duro, acqua e prezzemolo)
500 gr. di fave fresche
20 gamberi grandi freschissimi
Qb. prezzemolo
Qb olio evo
Qb sale
2 spicchi d’aglio
Cognac o brandy per sfumare



Preparazione:

Fate imbiondire l’aglio in una padella e versate i gamberi, sfumando con il cognac o il brandy. Coprite con un coperchio e create l’umidità che cuocerà i vostri gamberi e creerà una deliziosa cremina. Nel frattempo pulite le fave e sbollentatele in acqua non salata e dopo versatele in una ciotola di acqua fredda. Lo sbalzo termico vi aiuterà a togliere la pellicina amara (se sono piccole potete anche cuocerle con tutta la buccia). Una volta cotti i gamberi,  privateli della testa e del carapace e aggiungete le fave. Nel frattempo portate ad ebollizione l’acqua, salatela e versate gli scialatielli. Il tempo di cottura si aggira tra gli undici e tredici minuti. A metà cottura, scolateli nella padella con i gamberi e le fave e procedete a risottarli (in pratica aggiungete man mano acqua di cottura in modo tale da tirar fuori l’amido che creerà la deliziosa cremina. In cucina non mi piace usare panna, preferisco creare l’effetto cremoso sfruttando l’amido della pasta). Una volta cotti, impiattateli e spolverizzate con del prezzemolo fresco. Una vera goduria per i sensi!
Ps. Se avete voglia e tempo, potete preparare con i gamberi un delizioso brodetto che andrete poi a congelare e ad usarlo per successive preparazioni (ad esempio un risotto). Prima della cottura dei gamberi, togliete la testa e il carapace, che farete soffriggere con cipolla e sedano. Una volta imbionditi aggiungerete acqua fredda e andrete a creare un brodo ristretto. Con il minipimer frullerete il tutto e andrete a filtrare e a usare per risottare gli scialatielli. Risultato garantito!



martedì 10 aprile 2012

Fagottini con wurstel e senape



Ho voluto provare questa alternativa ai classici hot dog e il risultato è stato eccezionale. La preparazione è davvero semplice, la vostra passione per la cucina farà il resto. Ottimi come aperitivo, da usare nelle feste oppure da portarsi dietro per un pranzo veloce. Io li ho farciti con i wurstel e la senape, va da sé che potete farcirli come preferite, accompagnandoli con maionese e ketchup, ma anche con la ricotta e il salame. A voi le dosi per una ventina di fagottini.


Per la pasta:

800 gr. di farina 0
16 gr. di sale
10 gr. di zucchero di canna
50 gr. di burro a cubetti a temperatura ambiente
2 cucchiaini di lievito secco in polvere
400 ml di latte tiepido
2 uova leggermente sbattute

Per  la farcia:

20 wurstel medi o grandi
Senape

Per la doratura:

2 tuorli
3 cucchiai di late
Qb di semi di sesamo

Procedimento:

Setacciate la farina (compratela buona mi raccomando), aggiungete il lievito, lo zucchero, il burro, le uova e il latte a filo continuando ad impastare. Quando si inizierà a formare la massa aggiungete il sale e continuate ad impastare per una decina di minuti (la pasta dovrà essere morbida ma non appiccicosa).
Fate lievitare per un’ora e create dei panetti da 60 gr. che andrete a stendere e a farcire con la senape e il wurstel. Richiudeteli  per bene e lasciateli lievitare per un’altra ora con la parte della chiusura verso il basso (io li ho fatti lievitare tutta la notte, verranno morbidissimi, ve lo consiglio!).
Dopo la seconda lievitazione, create un emulsione con i tuorli d’uovo sbattuti e il latte e spennellate i vostri fagottini, poi aggiungete i semi di sesamo. Portate il forno a 180° e lasciate cuocere per 20 minuti. Ottimi davvero, buon appetito!















giovedì 5 aprile 2012

I “Buondì” fatti in casa




Uno degli aspetti più divertenti e avvincenti per chi ha la passione della cucina, è quello di creare in casa quello che normalmente si mangia fuori o si acquista nei negozi. Ovviamente, gli aspetti positivi sono molteplici: si mangiano cose sane, il sapore è nettamente migliore e, soprattutto, si sa cosa si mangia. Provare, sperimentare, modificare le dosi, fino ad arrivare alla ricetta perfetta e scoprire come, non solo si è riusciti a riprodurre quello che si voleva, ma il sapore è nettamente migliore. Viene eliminato l’effetto “industriale”, ossia quel non so che rende simili tutti i preparati acquistati al supermercato (provate ad acquistare i risotti o le zuppe di una certa marca, hanno tutti lo stesso sapore!!!). Oggi voglio proporvi un classico della colazione, ma con un sapore nuovo, tutto suo, un profumo e una fragranza nettamente superiore a quelli comprati al supermercato. Le preparazioni possono essere congelate e se vostro figlio non ne può fare a meno, trovate mezza giornata di tempo per offrirgli qualcosa di più sano che quei dolci (e parlo in generale) che vendono nei supermercati, ricchi di conservanti, grassi idrogenati e olii vegetali.  Ecco gli ingredienti per 30 buondì:

200 gr. di farina 00
200 gr. di farina manitoba
Un panetto di lievito di birra (24 gr.)
130 gr. di zucchero semolato
2 uova
70 gr. di burro a temperatura ambiente
1 limone non trattato
1 stecca di vaniglia
Latte 
Per la glassa:
1 albume
100 gr. di zucchero semolato extrafine
100 gr. di farina di mandorle (potete tritare anche le mandorle finemente con il mixer)
Qb di zucchero in granella



Procedimento:

Unite le due farine, lo zucchero, il burro ammorbidito a temperatura ambiente, la buccia grattugiata del limone, i semi di vaniglia con il latte tiepido all’interno del quale avrete fatto sciogliere il lievito. Impastate una decina di minuti (l’impasto dev’essere morbido, né appiccicoso, né troppo sodo – nel primo caso aggiungete manitoba, nel secondo un pò di latte). Lasciatelo riposare e lievitare 4 ore con un canovaccio umido in un contenitore. Trascorse le quattro ore, fate dei panetti da 40 gr., metteteli sulla carta da forno e fateli lievitare un’altra ora (io li ho fatti lievitare tutta la notte). Infornate a 180° per 25 minuti. Nel frattempo preparate la glassa: sbattete leggermente l’albume, inserite lo zucchero e infine le mandorle tritate, realizzando un composto omogeneo. Dopo circa 20 minuti aprite il forno e glassate (aggiungendo anche la granella di zucchero) i vostri buondì per cinque minuti e con il grill acceso. Nel caso in cui dovessero iniziare a dorare troppo presto, adagiateci sopra un foglio di carta stagnola prima di spalmare la glassa. Si mantengono morbidi per qualche giorno, magari potete riscaldarli per qualche secondo nel microonde. Sentite già il profumo, vero? E allora, cosa aspettate? Buon appetito!






martedì 3 aprile 2012

Zuppa di lenticchie di Castelluccio all’indiana con focaccia calda



Presenti in Italia con decine di varietà, vantando marchi IGP e DOP , sono un’ottima fonte di proteine, sali minerali e ferro. Personalmente le adoro, sia con la pasta che a zuppa. Ieri le ho cucinate con una variante, spezie in quantità esagerata. Risultato: ottime!









Ecco a voi la ricetta.

Ingredienti per quattro persone:

250 gr. di lenticchie di castelluccio di norcia (vanno bene anche altre varietà purchè non decurticate)
2 barattoli di pomodori pelati
2 spicchi d’aglio
1 cucchiaino di cumino
1 cucchiaino di garam masala
1 cucchiaino di tandoori masala
1 cucchiaino di curcuma
Olio evo qb
Sale qb
Pepe qb

Preparazione:

Sciacquate le lenticchie sotto acqua corrente e cuocetele in abbondante acqua per circa 30/40 minuti. A parte preparate il sugo speziato. Fate soffriggere i due spicchi d’aglio e aggiungete le spezie e fate cuocere per qualche secondo. Aggiungete i pelati di pomodoro e salate. La cottura del sugo è a vostra discrezione, a me piace leggermente tirato, quindi molto denso. Una volta cotte le lenticchie, scolatele e aggiungetele alla salsa di pomodoro speziata. Servitele calde e accompagnatele con una focaccia profumata (http://viaggiculinari.blogspot.it/2012/01/una-focaccia-veloce-veloce.html ).  Buon appetito!