mercoledì 7 agosto 2013

Chef Rubio a Bologna : tra cucina ed erotismo unto e bisunto

Che la cucina sconfini nell’erotismo penso sia risaputo, ma ieri sera la puntata di Rubio (diventato orami appuntamento settimanale immancabile) è stata davvero piccante e intrisa di strutto, in tutti i sensi. Dopo un primo approccio in lontananza con la grassa Bologna, osservata dallo chef dal buco di un tortellino, Rubio si fionda all’interno della città a piedi uniti, come un difensore  di calcio degli anni ottanta. Lo chef non ama i convenevoli, al bando le posate, fette di mortadella (senza pistacchio “quella col pistacchio la mangiate a Roma”, risponde tra il piccato e l’ironico il salumiere) ingurgitate senza nessun tipo d’imbarazzo, salse di pomodoro condite con lo strutto e sacrificate alla scarpetta con una tigella, l’erbazzone (e non “er bazzone” come tiene a sottolineare Rubio) trangugiato mentre cammina per strada. E poi l’incontro con Marisa, classica donna bolognese con una forte carica erotico/culinaria. E il baffo di Rubio, che fino ad ora aveva filtrato e degustato per primo tutte le delizie unte e bisunte bolognesi, pare assumere una postura di battaglia, in assetto di guerra. Lo chef lo liscia ripetutamente ammiccando alla bionda Marisa che non disdegna gli sguardi accattivanti dello chef pluritatuato. La gara delle rane in umido è solo un pretesto per un flirt che prenderà possesso di tutta la seconda parte della puntata. La conclusione? Marisa vince la sfida delle rane, vittoria sancita da una schiera di nerboruti e affamati camionisti emiliani e la puntata si chiude con un alto tasso erotico, quasi vietato ai minori : la cuoca bolognese unge un pezzo di pane nel sugo avanzato delle rane e letteralmente imbocca, in maniera vigorosa e prepotente,  un Rubio godereccio al limite dell’estasi.

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