sabato 29 ottobre 2011
Un viaggio a chilometro zero
Mi ricordo che quando eravamo piccoli a scuola ci insegnavano le stagionalità dei prodotti della terra. I pomodori e le melanzane in estate, l’uva in autunno, broccoli, carciofi e cavolfiori d’inverno e così via. Ora se fai una domanda del genere a un bambino, ti guarda un po’ stranito e mentre gioca alla playstation ti risponderà che questi prodotti li trovi tutto l’anno al supermercato. Amo viaggiare, ma non amo far viaggiare i prodotti della terra e del mare. Non m’interessa comprare prodotti che fanno centinaia, anzi migliaia di chilometri stipati in celle frigorifero il cui sapore è pari a zero. Non voglio comprare un prodotto che all’inizio della filiera costa uno e arriva sulla mia tavola che costa dieci. E’ aberrante scoprire che per avere i prodotti disponibili trecentosessantacinque giorni all’anno si partecipi fattivamente all’aumento dell’inquinamento terrestre e all’impoverimento di zone già povere. Bisognerebbe tornare alle abitudini passate, riacquisire una cultura che oramai è andata perduta, ahimè per sempre. Che gusto c’è in un pomodoro invernale? O in una zucchina estiva? Quale doping, quali anabolizzanti hanno permesso ai frutti, alle verdure di divenire così imponenti e così perfetti? In quale palestra sono stati creati dei mostri simili? E il pescato? Quali trattamenti riceve un pesce per essere pescato nell’oceano indo-pacifico e poi scongelato sui banchi dei nostri supermercati? Quali sostanze vengono iniettate per renderlo presentabile e commestibile? Anche il pescato ha una sua stagionalità. Ci vuole rispetto. Bisogna esigere rispetto. Tutti ne gioverebbero. Le nostre tasche non si svuoterebbero così presto, il nostro organismo verrebbe alimentato da prodotti freschi e senza alterazioni. Un sano comportamento alimentare funzionerebbe da prevenzione e cura per una serie indefinita di malattie. Su di noi grava una grossa responsabilità, per noi stessi e per i nostri figli. Educazione alla spesa, rispetto per la terra e per il mare, acquisto consapevole, sono atteggiamenti che ognuno di noi dovrebbe assumere, al fine di dare un contributo positivo per noi stessi e per coloro che ci circondano. Meditate gente, meditate.
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