mercoledì 26 ottobre 2011

Slow o fast?

C’e’ dicotomia tra slow food e fast food? Sono in perenne competizione? Mangiar sano contro cibo spazzatura? E’ opinione diffusa la contrapposizione che vede schierati, da una parte i fautori del mangiar sano e dall’altra quelli del cibo “spazzatura”; ma possono le strade di questi due partiti mai incrociarsi? Guelfi e ghibellini o accordo bipartisan? Fondamentalmente l’amante della buona cucina è, a giuste ragioni,  schierato contro i fast food, una vera e propria aberrazione culinaria, d’altra parte la vita moderna ci impone determinati ritmi ed è difficile stare dietro al mangiar sano e soprattutto lento. Hamburger, tramezzini, piatti pronti da scongelare sono diventati l’ancora di salvezza per chi non avrebbe tempo.  E ribadisco, avrebbe tempo. Si perché con la scusa della vita frenetica non si cucina più, dentro e fuori casa siamo diventati amici intimi del microonde. E’ una questione di educazione, di cultura, ma soprattutto di abitudine. E mi riferisco non solo alle orde di ragazzini che invadono i fast food ingurgitando di tutto e tracannando litri e litri di bibite gassate e zuccherine, ma anche e soprattutto alla nuova generazione di genitori che al supermercato fanno l’amore con i cibi precotti e congelati. Il loro viaggio culinario è sempre lo stesso, visitano sempre le stesse mete, non si mettono in gioco, non partecipano con i loro figli alla nobile arte della creazione culinaria. Eppure i loro genitori, i nostri genitori ci hanno tirato su senza contare sui surgelati ed il microonde non esisteva neanche. Troppo facile prendere il carrello e avere una meta fissa, sempre la stessa. Un viaggio banale, routinario, ma soprattutto dannoso.  E’ così difficile tirar su una pasta con il pomodoro, una patata al forno o una vellutata di piselli? L’obiezione sarà sempre la stessa: mancanza di tempo. Mi oppongo vostro onore. La parola magica potrebbe essere congelare in casa. Potrebbe essere questa la via di mezzo tra i “lenti” e i “veloci”? Si potrebbero preparare in momenti morti minestroni, vellutate,ravioli, cannelloni, sughi di vario genere per poi congelarli e all’atto pratico metterli in padella per riscaldarli e gustare un piatto fatto in casa ma con filosofia fast? Ovviamente ci sono alcune preparazioni che devono essere cucinate al momento, ma magari quelle le lasciamo ai puristi e ai gastrosofi. Ovviamente non a tutti piace cucinare, non tutti hanno voglia di perder tempo in cucina, o è solo una questione di abitudine? Purtroppo io sono schierato dalla parte  degli amanti della buona tavola, di quella slow, anche se a volte…chi è senza peccato scagli la prima pietra!

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