Vi siete mai chiesti cosa sia un viaggio? Lasciate un attimo da parte il classico concetto che ognuno di noi ha di viaggio. Provate ad accantonare l’idea del biglietto aereo, della valigia e dell’albergo. Cosa vi resta? Niente?! Sicuri? Ampliate le vostre vedute, fate cadere i vostri paletti, uscite dal conformismo e dagli stereotipi, iniziate a guardarvi intorno aprendo la vostra mente. Viaggiare come esplorare quello che c’e’ dentro e fuori di noi. Curiosare, essere sorpresi. Cucinare è viaggiare. Preparare una ricetta partendo da un inizio e raggiungendo un traguardo e nel mezzo il percorso che porta a toccare, vedere, annusare, assaporare. Vivere un’esperienza multisensoriale che possa permettere al nostro corpo e alla nostra anima di esperire situazioni nuove e rivivere in maniera diversa quelle già fatte. Andare a fare la spesa è un viaggio, avere il comando di un carrello e scegliere i prodotti migliori, circumnavigare le gondole di un supermercato passando dal freddo pungente del banco frigo ai meravigliosi colori della frutta di stagione, curiosando tra gli ortaggi dalle mille forme e venendo letteralmente rapiti dal profumo del pane appena sfornato. Scegliere la giusta bottiglia di vino pensando ai giusti abbinamenti e alle persone alle quali verrà “sacrificata”, maneggiarla con cura e trattandola con rispetto in quanto frutto prezioso della terra e del lavoro umano. Pianificare un pranzo o una cena, trovare gli ingredienti giusti, prepararli, cucinarli, servirli in tavola, mangiare. Assaporare un cibo già conosciuto o uno nuovo, esplorarne il gusto, odorarne gli umori, chiudere gli occhi per essere pervasi da mille emozioni, curiosare, gioire. Cucinare per la propria donna, per il proprio uomo, per gli amici, per gli sconosciuti e viaggiare nei loro occhi, nelle loro espressioni, nei loro gesti, esplorando le sensazioni e le emozioni generate dal cibo preparato con le vostre mani, con il vostro amore.
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