martedì 26 agosto 2014

Un nuovo metodo per il sottovuoto casalingo? La lavastoviglie

Fine Agosto è il periodo delle conserve, i supermercati sono pieni di barattoli e coperchi di ogni forma e dimensione. Fortunatamente in Italia (soprattutto nelle piccole province) si è mantenuta la tradizione di passare momenti insieme e fare scorte per l'autunno e l'inverno. Io ho ricominciato da qualche anno e vi confesso che quando mangio uno spaghetto col pomodoro che con fatica ho cotto e imbottigliato, assume tutto un altro sapore.
Dopo la fase di sterilizzazione, che prevede diverse tecniche, si passa a quella del sottovuoto. Il procedimento maggiormente utilizzato è quello di tenere a bollore i vasetti avvolti in carta di giornale (affinchè non si rompano) per circa venti, trenta minuti, lasciarli raffreddare nell'acqua e poi verificare che abbiano fatto il sottovuoto (con la classica fossetta nel mezzo del tappo).
La settimana scorsa mi è stato consigliato un nuovo metodo. Detto fatto. Una volta pronto il vostro sugo, riempite i vasetti e chiudeteli non stringendo al massimo, questo permetterà all'aria interna di fuoriuscire. Ponete tutti i vasetti nella lavastoviglie e, senza detersivo, fate partire il programma più lungo e con l'acqua più calda. Una volta terminato il ciclo lasciate raffreddare i vasetti all'interno della lavastoviglie e poi asciugateli controllando che sia avvenuto un corretto sottovuoto.
Io ci ho provato e l'esperimento è perfettamente riuscito!





1 commento:

  1. Originale come sistema. Quello che uso io è molto più economico ed antico...quella della nonna, nella coperta di lana. Una volta invasettato il composto caldo (che sia salsa o confettura o gelatina o succo di frutta) nei vasetti caldi, chiudo bene e sistemo in una grossa bacinella, avvolgendo il tutto in una coperta di lana (o in mancanza, in vecchi maglioni, sempre di lana). Lasciare lì fino a che il tutto non è completamente freddo e controllare il "giù" del tappo! Lucia

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