martedì 29 aprile 2014

Una Maremma da scoprire: l'area del tufo


La Maremma toscana è una delle zone geografiche italiane più eterogenee a livello paesaggistico. Mare, montagna e campagna rendono questo posto veramente unico, una delle ricchezze del nostro Paese che andrebbero maggiormente tutelate e valorizzate. E' un vero piacere lasciarsi guidare da curve morbide che alternano colline di un verde scuro a distese di filari di viti, a piccoli boschi che ti invitano a respirare a pieni polmoni un'aria frizzante e pulita. Ogni curva una sorpresa. Borghi arroccati che sfidano la forza di gravità, suoni di campane in lontananza, rivoli d'acqua che in inverno si trasformano in torrenti impetuosi. Questa è la campagna maremmana che accoglie quella che viene definita "area del tufo". Storia millenaria e innovazione si fondono egregiamente dando origine a luoghi di un fascino unico. Storie conosciute da pochi, tombe etrusche nascoste dalla boscaglia, tunnel scavati nel tufo utilizzati come case nell'antichità e come rifugio durante l'ultima guerra. Corsi e ricorsi storici. Quest'area a sud est di Grosseto raccoglie geograficamente i comuni di Sorano e Pitigliano, a pochi chilometri dal mare e dal Monte Amiata. A caratterizzare questi luoghi c'e' sicuramente la presenza di rocce tufacee che dà al paesaggio un caratteristico colore marrone che schiarisce e scurisce a secondo delle condizioni climatiche. A tratti sembra di scorgere le pareti dei canyon americani, altre volte passare accanto a grotte scavate nel tufo fa pensare a paesaggi di memoria preistorica. Proprio per la presenza di abitazioni scavate nella roccia, Sorano è definita la Matera toscana.









Resti etruschi, romani e borghi medievali danno la misura di come quest'area, particolarmente fertile, sia stata da sempre preferita per l'organizzazione della vita sociale delle varie popolazioni che si sono succedute nei secoli. E' sorprendente passare, nel giro di qualche chilometro, da costruzioni etrusche, sapientemente edificate in un bosco fitto di vegetazione, a costruzioni medievali e persino incontrare due sinagoghe per via di insediamenti ebraici. Per questo motivo, Pitigliano viene definita la "piccola Gerusalemme" e passeggiando per i suoi vicoli si possono incontrare negozi e artigiani che realizzano prodotti (alimentari e non) in puro stile ebraico. Il parco archeologico città del tufo comprende una vasta area che raccoglie la Necropoli di Sovana, San Rocco e Vitozza. Di indubbio fascino sono le tombe dei Demoni alati, di Pola e la tomba  Ildebranda, battezzata in onore di Ildebrando da Sovana, conosciuto come Papa Gregorio VII (tuttora sepolto nella cattedrale di San Matteo di Salerno). Covoni e fossi si alternano in un dedalo di viuzze che, complice la folta boscaglia, fanno vivere al visitatore un'esperienza straordinaria. Basti pensare che su alcuni muri di questi camminamenti sono raffigurate le prime svastiche che per i popoli etruschi simboleggiavano il flusso perpetuo dello scorrere del giorno e delle notte, della vita e della morte.


Per rilassarsi e godere a pieno di queste terre, la presenza di bagni termali rende quest'area ancora più preziosa. Nel giro di pochi chilometri troviamo le terme di Saturnia e quelle di Sorano. Queste ultime, pur avendo una piscina (all'aperto) relativamente piccola, sono ben organizzate, la struttura è circondata dal verde e immergersi in un acqua costantemente a trentasette gradi con la vista sulla campagna è davvero un'esperienza unica.



Come tutta la Maremma toscana, anche questa zona è disseminata di un numero considerevole di agriturismi e fattorie biodinamiche. Per questo motivo, bisogna essere attenti qualora si decidesse di soggiornare o fermarsi per pranzare o cenare. Il motivo? L'agriturismo è partito come un'opportunità ed è diventato una moda. Un nuovo modo di guadagnare denaro poggiandosi e sfruttando le tradizioni, il chilometro zero e la cucina contadina. Purtroppo non sono in pochi ad approfittare di queste situazioni e bisogna scegliere con molta attenzione ed essere assistiti da tanta fortuna. Aperta e chiusa questa doverosa parentesi, la cucina maremmana è davvero squisita. Paste fresche, ravioli, pici, cinghiale e cinta senese sono i punti di forza. Per non dimenticare le zuppe e la famosa acquacotta, una minestra realizzata con le verdure di stagione. 
Per concludere, consiglio vivamente una vacanza rilassante in questa zona, all'insegna del riposo, della cultura e delle tradizioni di questa parte della Toscana. 









Cosa comprare: 

Per gli appassionati di gastronomia, i vicoli di Pitigliano e Sorano sono ricchi di prodotti tipici da portare a casa. Pici, preparati per la pasta "all'aglione", vini locali quali il bianco di Pitigliano o il Morellino della vicina Scansano sono i regali più graditi che il "turista gastronomico" possa farsi. Non da meno, altrettanto interessanti possono essere i lavorati in tufo (come vasi, porta candele)  e gli oggetti in legno d'olivo, come mattarelli, tagliapasta ecc. ecc.





Dove alloggiare:

Per esperienza personale, consiglio vivamente il b&b "Il Pittolo". Egregiamente condotto da Stefania e suo marito, questa piccola struttura a carattere familiare rappresenta il giusto compromesso tra un ambiente familiare e la giusta privacy. Una villa su due piani (abitata al piano superiore dalla famiglia che lo gestisce) con tre camere e una sala per i pranzi al piano inferiore. Situato nella frazione Elmo, dalla sommità della collina si gode una vista incantevole, soprattutto alle prima luci dell'alba e al tramonto. 

B&b "Il Pittolo"
Case sparse Capannone - Elmo - 
58010 Sorano (Gr)
www.ilpittolo.it





Dove mangiare:

Proprio per l'abbondanza di ristoranti, taverne ed agriturismi, non è semplice trovare un posto dove mangiare bene, ma vi assicuro che "La chiave del Paradiso" a Pitigliano non vi deluderà, anzi, la sua cucina farà godere il vostro palato (nei post successivi seguirà anche una recensione).

La chiave del Paradiso
via Vignoli 209
58017 Pitigliano (Gr)
Consigliata la prenotazione








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