Amo la Sicilia, la sento mia, mi scorre nelle vene. Amo i suoi colori, la sua gente, i suoi profumi, il suo cibo. Adoro il colore del suo mare, i suoi capperi, le sue sarde, le sue melanzane. Potrei continuare all’infinito. Chiacchierando con una sicula doc, Emanuela, occhi furbi e capelli nero corvino, è saltata fuori questa ricetta per me straordinaria. L’ho subito memorizzata e appena ho potuto, l’ho eseguita. E’ una preparazione particolarissima, che caratterizza a pieno quello che è la Sicilia. La combinazione di materie prime è tipica dell’oriente e ha provenienze medievali, questo mescolare il dolce con il salato, che soltanto negli ultimi due secoli è stato “bandito” dalle cucine occidentali, purtroppo. Adoro le contaminazioni e questa è una di esse. Alcuni di voi storceranno il naso, ma prima di dire “non mi piace”, perché non lo provate?
Bando alle ciance ed eccovi gli ingredienti e la preparazione per quattro persone:
500 gr. di filetto di pesce spada
Uno spicchio d’aglio
20 gr. di mandorle
20 gr. di pinoli
Una manciata di uvetta
Olio evo qb
Sale qb
Preparazione:
Tostate mandorle e pinoli a parte. Tagliate a cubetti il
pesce spada e fatelo rosolare con i pinoli e l’uvetta in una padella con l’olio
e lo spicchio d’aglio. Nel frattempo portate ad ebollizione l’acqua salata e
versate i vermicelli. A pochi minuti della cottura scolateli e versateli nella
padella dove procederete a risottarli. Una volta cotti, impiattate e
spolverizzate con le mandorle tritate grossolanamente al coltello e un filo d’olio
extravergine d’oliva. Non aggiungete né prezzemolo, né peperoncino, questo
piatto va gustato assolutamente in “purezza”. Io abbinerei un “Donnafugata”
ghiacciato! Buon appetito.
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