In provincia di Pisa, e più precisamente nella zona che comprende le
colline della Valdera e del Valdarno inferiore e quindi i comuni di Lari,
Chianni, Palaia, Fauglia, Casciana Terme e Terricciola, si trova una perla di
rara bellezza: il Chianti delle colline pisane, un territorio che è un
compendio di tradizioni, valorizzazione della terra e cultura gastronomica.
Distese di nuvole verdi adagiate delicatamente sulla terra fertile, filari di
cipressi a segnare il contorno delle colline, un paesaggio mai monotono, una
sorpresa ad ogni curva, tonalità di colori differenti ad ogni ora del giorno e
a ogni stagione dell'anno. Un salto indietro di cento anni, quando
l'agricoltura era sudore della fronte, quando coppie di buoi lenti si
trascinavano per i campi, quando vivere in campagna significava cibarsi di pane
e fatica.
Stesso scenario, attori nuovi. C'è chi ha ancora voglia di
tenere viva la cultura contadina, che significa aver rispetto per la terra e
per chi la lavora, significa valorizzare prodotti e materie prime che la corsa
alla globalizzazione correva il rischio di spazzare via, di lasciare nel
dimenticatoio della memoria come delle razze oramai estinte. La lungimiranza e
l'intelligenza di alcuni imprenditori della terra, che capendo che solo
guardando al passato potevano dare alle nuove generazioni un futuro diverso, hanno
permesso la ristrutturazione di antichi molini e la ripresa della coltivazione
di prodotti pressoché dimenticati.
Ettari di terreno coltivati a grano Senatore Cappelli, un
frumento dalle ottime proprietà organolettiche ma eccessivamente suscettibile
alla ruggine e alle intemperie, come vento e pioggia, oramai quasi estinto in
Italia, proprio in questi luoghi rivive una seconda giovinezza. Un grano estremamente digeribile, adatto agli
intolleranti al glutine, con alte percentuali di sali minerali, lipidi e vitamine, una vera fonte di salute e
gusto da mettere in tavola. Ma non solo. La ripresa della coltivazione del
grano Etrusco, i cui semi furono trovati in una tomba etrusca nel comune di
Volterra e che può essere considerato uno dei pochissimi grani ritenuti
“antichi”, ossia che preserva ancora la struttura genetica originaria. Le sue
alte percentuali di selenio e vitamine lo rendono particolarmente gustoso e
digeribile e si sposa perfettamente con zucche, zucchine e verdure. Entrambi i
grani sono esenti da modificazioni genetiche, da raggi X, hanno un'ottima resa
in cucina e conservano delle proprietà organolettiche a dir poco eccezionali.
Molte aziende agricole organizzano dei veri e propri tour
guidati presso le loro strutture. Figli e nipoti di contadini insegnano la
storia della terra, spiegano l'impiego della macinatura a pietra e
realizzano corsi per la panificazione e
pasta fatta in casa. Svegliarsi al mattino, respirare l'aria della campagna
toscana, attraversare la giornata apprendendo le arti della macinatura, i
segreti della gastronomia, cibarsi dei prodotti biologici della terra e andare
a dormire sapendo di aver contribuito, almeno per una piccola parte, alla
sopravvivenza di tradizioni secolari, è davvero un'esperienza straordinaria. E
con la voglia di ripeterla ancora. Una
perfetta simbiosi tra usi, costumi e conoscenza scientifica. Genetisti,
agronomi, esperti di storia della gastronomia, insieme agli imprenditori danno
origine a veri propri centri di eccellenza per la valorizzazione della terra,
delle materie prime e della cultura locale. Perdersi tra queste colline è
davvero un'esperienza unica. Se si è sprovvisti di spirito avventuriero ci si
può affidare anche ad escursioni guidate. Panorami mozzafiato tra le
meravigliose cittadine di Volterra e il suo alabastro e San Gimignano con le sue caratteristiche mura
medievali compariranno davanti agli occhi dell'escursionista che si chiederà
come mai cotanta bellezza non sia ancora ben conosciuta e apprezzata nel nostro
paese. Imperdibile appuntamento per il viaggiatore è la visita al teatro del
silenzio di Lajatico (www.teatrodelsilenzio.it), una
struttura unica al mondo, costruita per volere del tenore Andrea Bocelli.
Sfruttando la naturale conformazione del paesaggio (con l'aiuto della mano
dell'uomo) , ospita un solo grande evento all'anno e quando non è in funzione
la platea si trasforma di uno splendido lago artificiale.
Assolutamente da
percorrere ed esperire sono le “strade del vino” (partendo da San Miniato in
direzione Pisa), dove il Sangiovese trova la sua naturale collocazione,
l'abbraccio ideale con la terra madre che dà origine, grazie all'intervento
sapiente dell'uomo, ad un nettare dal colore rubino, da un odore vinoso e da un
sapore armonico e leggermente tannico, di una corporatura più delicata e
leggera rispetto al Chianti Classico. Per gli appassionati di tartufo, il
Chianti delle colline pisane è una tappa imperdibile: quello bianco di San
Miniato è il tubero più profumato e prelibato d'Italia che cresce nella zona
tra le rive del fiume Era e il fiume Cecina. Oltre a questa tipologia troviamo
anche il marzuolo (che viene raccolto in primavera), lo scorzuolo
e il nero.
E con l'arrivo dell'autunno, con l'inizio della vendemmia,
l'aria delle colline si riempie di un profumo caratteristico, inebriante,
introvabile in nessun'altra parte del mondo. Come delle impronte digitali, le
emozioni che questi luoghi regaleranno al viaggiatore non saranno mai
replicabili, non potranno mai avere un
clone, potranno essere solo esperite e difficilmente raccontate a chi non avrà
la fortuna di viverle in prima persona.
Cosa comprare:
Cereali, farinacei, prodotti da forno
Rosario
e Giovanni con il loro staff hanno creato una struttura a produzione integrata
e biologica, dalla raccolta dei cereali alla produzione di materie prime. E'
possibile acquistare cereali, farinacei, prodotti da forno e partecipare a
corsi di panificazione.
Azienda Floriddia, località Cedri – 56030 Peccioli (Pi)
Tel.: +39 0587 697184
Tartufo bianco
Tutto
sul tartufo bianco di San Miniato:
dall'esposizione e vendita diretta alla degustazione e perfino
dimostrazioni di ricerca ed escavazione con cani da tartufo. Per veri
intenditori.
Tartufi Nacci, via Zara 110 – 56027 loc. Corazzano –
San Miniato (Pi)
Vino
L'azienda
agricola “Sorelle Palazzi” nell'ottobre 2013 ha ricevuto il conferimento “tre stelle” della guida
Veronelli per il Vinsanto annata 2006, con il punteggio di 93/100. La
struttura, posta a 150 metri sul livello del mare, è a conduzione biologica
certificata ed ospita prettamente vitigni autoctoni toscani.
Dove mangiare:
Osteria pian di Laura
Cucina
stagionale, prodotti tipici locali, pasta e pane fatti in casa. Moderna
trattoria con una cantina ben fornita e personale disponibile e preparato
V.le C. Wojtila 3 – 56043 Lorenzana – Pisa
Tel:
+39 050 662610
Dove
dormire:
L'agriturismo
biologico “La capannina”, appartenente alla famiglia Floriddia, mette a
disposizione dei suoi ospiti una casa indipendente e due appartamenti. Forniti
di parcheggio coperto e barbecue. Possibilità di escursioni e degustazioni
prodotti tipici.
Località Cedri -56030 Peccioli (Pi)
Tel:
+39 050 697185
www.agriturismo-biologico.com
Attività
all'aria aperta:
Guide
esperte organizzano escursioni a cavallo studiando percorsi ad hoc per i loro
ospiti. Possibilità di personalizzare la giornata con percorsi gastronomici,
culturali e paesaggistici