Terra dei cento castelli, valle della
Luna, porta della Toscana attraversata dalla via Francigena, dimora
di fantasmi, folletti, storie e leggende. Questa è la Lunigiana.
Qualche chilometro di autostrada e poi
d'improvviso un salto di mille anni indietro, nel Medioevo.
Un fine settimana immersi nella storia,
nei miti, nelle leggende e nella buona cucina.
Prima tappa: Pontremoli
E' il comune più a nord della Toscana e “capitale” della Lunigiana. Citata nell'itinerario di Sigerico come la trentunesima tappa della via Francigena, quella che partiva da Canterbury e arrivava a Roma, ora è una città sonnecchiosa e tranquilla in cui si respira storia e ottima cucina. Di grande interesse è il Castello del Piagnaro situato sulla sommità della collina lungo la quale si abbarbicano le abitazioni della cittadina e dentro il quale troverete delle Stele antropomorfe in pietra (museo delle Stele) che rappresentano sicuramente il più antico e misterioso patrimonio di questa regione.
Prima di farvi una bella scarpinata per
arrivare al castello informatevi se è aperto o meno, in quanto non
troverete nessuna indicazione che vi fornisca questa informazione.
Inoltre, da visitare la Chiesa di San
Nicolò all'interno della quale si trova un'antica croce lignea e la
Cattedrale di Santa Maria del popolo.
Turisticamente, Pontremoli, è come se
si fosse cristallizzata negli anni sessanta settanta.
Questa è una mia annotazione
personale, fatta e pelle e avallata dalle insegne delle botteghe,
dagli arredamenti dei bar e ristoranti e dall'aria che si respira.
Per gli appassionati di cucina e per i
collezionisti di mille aggeggi, consiglio vivamente di fermarsi in
una delle tante botteghe del posto per acquistare il “testo”, una
pentola in terracotta nel quale possono cuocersi i famosi “testaroli”
ed altre specialità culinarie.
La cucina pontremolese è famosa, come
ho scritto in precedenza, per i testaroli (un impasto di acqua e
farina dal quale si ricavano dei grandi cerchi che divisi in pezzi
vengono serviti con pesto o olio e formaggio). Inoltre assolutamente
da provare la torta d'erbi e i tortelli ripieni di ricotta.
Dove mangiare
Osteria della Luna - cucina tipica del
territorio
via Pietro Cocchi 40
Tel. 3471406708
Cosa acquistare
Testi di ghisa o terracotta per cuocere
i testaroli o altre pietanze
Miele della Lunigiana
Farro e orzo
Seconda tappa: Fosdinovo
Nel primo pomeriggio, quando la
cittadina è praticamente deserta potete recarvi a Fosdinovo. Piccolo
borgo medievale a circa un'ora di auto da Pontremoli, è conosciuto
per il suo splendido Castello dei Marchesi Torrigiani Malaspina (ecco la recensione completa del castello http://www.viaggiculinari.blogspot.it/2015/06/castello-di-fosdinovo-tra-storia-e.html) . Di
origine medievale ha subito negli anni diverse trasformazioni e,
purtroppo, danneggiamenti. Oltre a poterlo visitare (costo del
biglietto 6 euro per un'ora di spiegazioni dettagliate, comprese
leggende su fantasmi e morti violente), all'interno troverete alcune
stanze adibite a bed and breakfast. E' assolutamente consigliato
dormire, almeno per una notte, nelle misteriose stanze del castello.
La cucina è sempre quella tipica della
Lunigiana, con l'aggiunta dei cosidetti “sgabei”, ossia pasta di
pizza fritta che accompagnano salumi e formaggi vari. Inoltre, da
provare, la salsiccia del Pignone, un insaccato tipico trattato con
spezie come la cannelle e i chiodi di garofano.
Dove mangiare
Assolutamente da non perdere il
“Circolo Enogastronomico della Resistenza”. Un gruppo di giovani
contribuisce a custodire la memoria storica del nostro paese, grazie
al Museo Audiovisivo della Resistenza e a una struttura
enogastronomica informale che serve piatti tipici della zona a prezzi
accessibili a tutti. Conviene telefonare per sapere le aperture, in
quanto non essendo un vero e proprio ristorante, apre quando c'e'
richiesta da più persone.
Località Prade di Fosdinovo
Tel. 0187680014 oppure 3290099418
Ristorante Emili – cucina
tradizionale della Lunigiana
specialità “sgabei”
Prezzo medio 20 euro con menù fisso
Via del Fontana, 7 – Giucano di
Fosdinovo
tel. 018768835/018768895 3284536414
Terza ed ultima tappa: cave di marmo
di Carrara e Colonnata
A pochi chilometri da Fosdinovo
troviamo Carrara e le sue cave e il piccolissimo paese di Colonnata,
conosciuto in tutto il mondo per la lavorazione del maiale,
soprattutto del lardo. Salendo
da Carrara vi troverete a pochissimi
metri da quel marmo che ha fatto la storia dell'arte italiana e mondiale. Michelangelo Buonarroti si recava personalmente a prendere i pezzi di
marmo migliori per le sue meravigliose sculture. E' possibile
effettuare anche delle visite guidate, sconsigliate a chi soffre di
vertigini. Piccoli negozio disseminati sulla strada offrono manufatti
in marmo dai prezzi accessibili e alcuni molto utili (come taglieri
per formaggi e mortai per il pesto). Sarà per l'altezza, l'aria di
montagna o il tempo autunnale, ma una volta arrivati a Colonnata lo
stomaco inizia a borbottare e non si può far altro che assecondarlo.
L'unica attività della cittadina è concentrata sulla lavorazione
del maiale. Credo che tutti gli abitanti, indirettamente o
direttamente, vivano di lavorazione del marmo (ci sono negozietti
sparsi in tutto il paese) e del lardo. Vi consiglio un giro
esplorativo, una visita al monumento in onore del “cavatore” e
una foto ricordo della bellissima vista che si può godere su una
parte delle cave. Ovviamente avrete l'imbarazzo della scelta su dove
degustare e acquistare i prodotti locali (andrete via sicuramente con
un souvenir “culinario”). Ah, dovete assoutamente provare il
panino del cavatore: lardo, pomodori freschi, olio toscano e origano
della zona, semplicemente meraviglioso.
Dove mangiare e acquistare il lardo
Il mio consiglio è
di recarvi alla larderia “Mafalda”. Una signora simpaticissima e
disponibilissima vi accoglierà nel suo negozio e vi darà tutte le
informazioni desiderate. Il bancone della bottega è pieno di cose
buonissime e avrete solo l'imbarazzo della scelta su cosa acquistare.
Potrete fare degli assaggi e sedervi fuori a gustare il vostro
panino. I prezzi sono contenuti e la materia prima è eccezionale.
Larderia Mafalda
Piazza Palestro, 2
tel. 0585768030
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