martedì 24 febbraio 2015

Un chili vegano? Si può!



Una della cose più belle della cucina è la sperimentazione. E' la trasformazione di ricette classiche, la loro interpretazione e l'adattamento a esigenze più disparate. A volte il risultato può essere disastroso, altre sorprendente, come in questo caso. Il rispetto per chi sceglie, per questioni personali o mediche, determinati modi di nutrirsi, dev'essere sempre massimo. Questa volta posso affermare con assoluta certezza che l'esperimento è perfettamente riuscito. Basta seguire la ricetta classica del chili con carne messicano :  http://viaggiculinari.blogspot.it/2013/12/il-messico-in-tavola-burritos-di-chili.html

Per una decina di burritos:

350 gr. di granulare di soia
2 cipolle bianche grandi
2 confezioni di fagioli neri o borlotti
2 spicchi d'aglio
peperoncino a volontà
4/5 cucchiaini di cumino in polvere
4/5 cucchiaini di paprika dolce
2 confezioni di pomodori pelati
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
abbondante grattugiata di zenzero fresco (facoltativo)
10 tortillas messicane
sale qb
olio evo qb

Mettete a bagno in acqua calda il granulare di soia per circa venti minuti, poi strizzatelo per bene fino a fargli perdere tutta l'acqua. Fate soffriggere la cipolla e l'aglio, unite le spezie, il granulare, i pelati e il concentrato di pomodoro. Concludete con l'aggiunta dei fagioli fino a cottura. 
Scaldate le tortillas su una piastra antiaderente e farcitele con il chili vegano. 
Semplice vero? Da leccarsi i baffi, credetemi! Buon appetito!



lunedì 23 febbraio 2015

Milano, Mostra Food: La scienza dai semi al piatto



Dal 28 Novembre al 28 Giugno 2015 presso il Museo di Storia Naturale di Milano è possibile visitare un'interessante mostra sul cibo, un vero e proprio assaggio prima della grande abbuffata dell'Expo. Curata dallo scienziato Dario Bressanini  e con la collaborazione scientifica di Beatrice Mautino, l'intento è quello di guidare il visitatore in un percorso didattico/sensoriale volto ad una maggiore presa di coscienza di quello che mangiamo e quindi quello che siamo. La mostra è suddivisa in quattro sezioni: la prima "Tutto nasce dai semi" è un eccezionale compendio di una quantità indefinita di semi che caratterizzano il nostro vivere quotidiano (dal porro al legume, dal caffè al grano). Raccolti in decine e decine di contenitori di vetro fanno bella mostra sugli scaffali ben illuminati attirando l'interesse soprattutto dei bambini e degli adolescenti. La seconda sezione "Il viaggio e l'evoluzione degli alimenti" mostra come una grandissima parte dei cibi che utilizziamo quotidianamente e che reputiamo di origine nostrana provengano dai quattro angoli del mondo. Un'installazione multimediale in cui in un video tre attori mostrano come le ricette siano cambiate nel giro di secoli grazie anche alla disponibilità degli alimenti e dei quiz interattivi messi a disposizione dei visitatori completano l'obiettivo didattico di questa seconda sezione. La terza, "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" ha l'intento di dimostrare come  il rapporto cibo/chimica sia pressocchè inscindibile e che cucinare una carbonara debba avere le sue regole ferree. Anche in questa sezione sono presenti dei giochi didattici interattivi molto interessanti soprattutto per i bambini. Infine, l'ultima sezione è dedicata ai sensi che ci aiutano sempre (o quasi) a scegliere quello che può essere nocivo o meno per il nostro organismo. Questa parte è completamente interattiva e dedicata a chi voglia mettere alla prova soprattutto il proprio olfatto che spesso e volentieri viene tradito dalle informazioni in nostro possesso.
Sicuramente è da apprezzare una mostra del genere. Conoscere il cibo è conoscere noi stessi. L'intento è nobile anche se una maggiore mole di informazioni l'avrebbe resa più completa. Se per un pubblico adulto può risultare interessante anche se non esauriente, per i bambini e gli adolescenti sicuramente è un ottimo punto di partenza per far capire quanto il cibo sia importante nella vita quotidiana, considerato anche il fatto che l'ingresso alla mostra offre la possibilità di visitare gratuitamente il Museo di Storia Naturale.










giovedì 19 febbraio 2015

Sua Maestà la parmigiana di melanzane


La parmigiana di melanzane è sicuramente uno dei piatti più cucinati ed apprezzati in Italia. E per questo ha mille varianti e mille modi di prepararla. Ogni famiglia ha la sua tradizione, la sua tecnica, i suoi gusti. Con o senza uovo, melanzana infarinata o no, mozzarella o parmigiano o tutti e due insieme. L'importante è usare sempre materie prime di altissima qualità, sennò rinunciate!
Per il pranzo della Domenica l'ho preparata e poi coppata in modo tale da creare dei piccoli tortini.
La mia versione è senza mozzarella, nè uovo. Vi assicuro che il risultato è stato strabiliante, anche perchè questa volta ho provato ad infarinare le fettine di melanzane nella farina integrale bio e questo ha conferito al piatto una dolcezza e una delicatezza incredibile.

Ingredienti per una teglia media:

3 kg di melanzane lunghe
150 gr. di parmigiano reggiano o grana
3 confezioni di pelati (io ho usato i datterini pelati - di una dolcezza incredibile)
1 spicchio di aglio
1 litro di olio di arachidi per friggere
farina integrale qb

Preparazione

In una padella fate soffriggere lo spicchio d'aglio e poi versate il pomodoro. Salate e fate cuocere fino a che diventi molto denso, quasi cremoso. 
Tagliate le melanzane a fette sottili mezzo centimetro circa, passatele nella farina integrale bio e friggetele. Fatele asciugare su carta assorbente (mi raccomando cercate di asciugarle per bene sennò l'olio vi si presenterà al momento della cottura in forno) e salatele leggermente. 
Ora passate a comporre il piatto con i classici strati: melanzane, pomodoro, una manciata abbondante di parmigiano o grana e ancora melanzane,pomodoro e parmigiano fino a quando non avrete terminato gli ingredienti. Concludete con uno strato di pomodoro e una porzione generosa di formaggio. Cuocete a 180° per una ventina di minuti. Potete prepararla il giorno prima per quello dopo (tenendola in frigo e passandola in forno il giorno dopo), ma anche congelarla, servirla fredda o calda. Una delizia! Buon appetito!

mercoledì 18 febbraio 2015

Gnocchi al tegamino con salsiccia e friarielli (o broccoli)



Salsiccia e friarielli (o broccoli - come vengono chiamati in alcune zone della Campania) sono il duo perfetto. Spadellati e mangiati con una bella fetta di pane cafone, sulla pizza e al forno con gli gnocchi. La realizzazione è davvero semplice e la resa gustosissima! Seguitemi...

Ingredienti per quattro persone:

2 salsicce fresche
300 gr. di friarielli o broccoli
1 spicchio d'aglio
300 gr. di fiordilatte o mozzarella di bufala
80 gr. di parmigiano reggiano o grana
350 gr. di farina (io ho usato la tipo 1)
500 gr. di acqua
sale qb
olio evo qb

Iniziate a preparare gli gnocchi all'acqua (molto semplici da realizzare). Cliccando sul link troverete la ricetta completa: Gnocchi all'acqua



Fate soffriggere uno spicchio d'aglio e cuocete i vostri friarielli per una ventina di minuti. Aggiungete le salsicce sminuzzate e private della pelle e portatele a cottura. Salate e fate raffreddare.
Portate a bollore l'acqua, salatela e tuffateci gli gnocchi. Dopo circa tre minuti saranno pronti. Scolateli per bene e fateli amalgamare nella padella con la salsiccia e le verdure. Aggiungete la mozzarella a cubetti e una spolverata di parmigiano. Accendete il forno con la modalità grill e riempite i tegamini aggiungendo a copertura delle fettine di mozzarella e altro parmigiano. Infornate e quando si sarà fatta la crosticina croccante li servite in tavola. Sentite già il profumo,vero? Buon appetito!

martedì 17 febbraio 2015

Cocotte di crema di zucca con fonduta di pecorino toscano e tartufo





E' sicuramente una delle preparazioni che mi hanno dato maggiori soddisfazioni. Ero alla ricerca di un piatto semplice e gustoso e avevo voglia di zucca e pecorino. Come far coesistere le due cose? In giro per il web non avevo trovato nulla che andasse incontro ai miei gusti, quindi ho preferito inventare questo piatto di sana pianta. Sfruttando la grandezza delle cocotte, sono riuscito a realizzare un antipasto al cucchiaio, la quantità giusta per non essere troppo stucchevole e lasciare spazio alle altre pietanze. Vi assicuro che stupirete e delizierete i vostri commensali. La dolcezza della zucca si sposa perfettamente con la forza del tartufo e la sapidità del pecorino. Peccato averne fatte così poche.

Ingredienti per quattro persone:

500 gr. di zucca
1 patata media
200 gr. di pecorino semi stagionato (io ho usato quello di Pienza)
crema di tartufo qb
olio evo qb
sale qb
una fetta di pane o crostini o grissini

Preparazione:

Lavate la zucca, tagliatela a dadini e fatela soffriggere con la patata in una casseruola. Aggiungete un mestolo d'acqua e lasciate cuocere per un quarto d'ora. Salate e frullatela in modo da ottenere una crema. Prendete le cocotte e sul fondo adagiate il pecorino tagliato a dadini, poi qualche cucchiaino di crema di tartufo e infine la crema di zucca. Infornate a 180° per una decina di minuti. Prima di servire sbriciolate un pò di pane tostato o dei crostini o grissini per non rendere il piatto monotono. La cremosità della zucca e del pecorino si sposerà perfettamente con la croccantezza del pane. Buon appetito!

lunedì 2 febbraio 2015

Pizza tutta integrale con impasto velocissimo




Lo scorso anno avevo pubblicato il post di una pizza con impasto super veloce (circa due minuti di lavorazione), ventiquattro ore in frigo e qualche ora di lievitazione. Il risultato era stato straordinario. Ho voluto provare con una farina biologica tutta integrale e il risultato e' stato altrettanto eccezionale. Lavorare la farina integrale non è semplice, soprattutto se facciamo riferimento alle pizze (quelle al piatto) si corre il rischio di avere una massa molto pesante e difficile da lavorare. L'importante è dare la giusta idratazione, ricordiamocelo. La ricetta è la stessa che ho postato a Luglio scorso, dovete solo eliminare i fiocchi di patate e modificare di poco l'idratazione, cioè 400 gr. di farina con 320 gr. di acqua.

Ecco il link della ricetta: una strabiliante pizza con impasto velocissimo

Io l'ho fatta alla marinara: un ottimo sugo di pomodoro, alici, aglio e origano all'uscita. Buon appetito!