Rosanna è una mia carissima amica, giornalista per vocazione, celiaca per
"obbligo". Ci accomunano moltissime cose, tra cui la passione per la
penna e per il calcio (ma solamente per una squadra in particolare,
"la" squadra). Nelle nostre chiacchierate è nata l'idea di creare una
rubrica dedicata completamente al mondo della celiachia, con consigli, magari
ricette, discussioni, approfondimenti e quant'altro. Ecco il primo di una lunga
serie di articoli (almeno spero, Rosanna non ti spaventare!). Non mi dilungo
ulteriormente e lascio a lei la "parola".
S.O.S CELIACO A CENA!
Sei un po’ preoccupato perché a cena avrai i tuoi amici e tra loro c’è
anche un celiaco? Tranquillo. Basta partire dal semplice concetto che un
celiaco è una persona normale, non è malato e, per i più cocciuti, aggiungo che
la celiachia non è contagiosa! Ci tengo a dire questo soprattutto per quanti
solitamente sentono dirmi “sono celiaca” e mi guardano con la compassione con
cui si guarda chi, con infinita rassegnazione, sa di non essere “normale”.
Ironia a parte, cerchiamo di capire insieme di che cosa si tratta.
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine contenuto
in determinati cereali. L’assunzione di questi cereali negli
individui predisposti, causa danni più o meno gravi al tratto intestinale, dove
avviene l’assorbimento degli alimenti. Il celiaco che non esclude il glutine
dalla propria dieta, va inesorabilmente incontro a malassorbimento
intestinale. Questo, a seconda del grado di intolleranza, può causare sintomi
come diarrea, vomito, dimagrimento, anemia, aborti, carenza di varie sostanze
come vitamine, calcio, ferro e sali minerali, che a loro volto possono causare
ulteriori disagi e sintomi.
Ritengo, per esperienza personale, che questi sintomi possono fungere da
campanello d’allarme negli individui ai quali non è stata ancora diagnosticata
la celiachia.
Essere celiaco vuol dire semplicemente non poter mangiare determinati
alimenti: tutto qui! Una volta capito il problema ed escluso il glutine, un
celiaco torna nuovo di zecca!
E allora, tu che ti accingi ad indossare il grembiule per preparare la tua
fantastica cena tra amici con “intruso”, prendi il taccuino e annotati questa
lista:
-frumento (grano)
-avena
-farro
-segale
-kamut
-orzo
-monococco
-spelta
-Triticale
Una volta individuati i cereali vietati ad un celiaco, si deve escludere
tutto quanto derivato da essi. Quindi: no a farina, malto, crusca, pasta,
pizza, pane, focacce, crepes, piadine, pan grattato, grissini, salatini,
biscotti, merendine, pasticcini e torte.
A questo punto, la confusione sarà alle stelle e ti starai chiedendo: “se
escludo la pasta, il pane, la pizza, le torte, etc. che cosa posso servire nel
piatto del mio amico celiaco?”
La risposta è più facile a farsi che dirsi: perché tutte queste pietanze,
tanto amate da noi italiani, potranno comunque essere servite, purché siano a
base di riso, mais, fecola di patate, soia e grano saraceno. Ogni pietanza può
essere cucinata senza glutine: anche i dolci!
Sul mercato esistono ormai variegate marche di prodotti “gluten free” che
potrai procurarti prima della preparazione del pasto. Ad esempio: opti per una
bella spaghettata? Ok, acquista un pacco di spaghetti senza glutine nella
farmacia o parafarmacia più vicino casa. Ultimamente anche i più market,
supermercati e centri alimentari si sono attrezzati e vendono prodotti senza
glutine in reparti specifici a prezzi più vantaggiosi rispetto alla farmacia.
Tra i vietati e i permessi, esistono anche alimenti a “rischio”: questi
sono i più difficili da individuare, ma basta consultare l’etichetta in cui
sono elencati gli ingredienti. Rientrano in questa categoria del “forse ”
alcuni salumi, le salse già pronte, le barrette di cioccolata, i succhi di
frutta, i gelati.
Cosa fare, però, se un celiaco viene all’improvviso a cena da te e non hai
in dispensa nulla di preconfezionato senza glutine? Orienta il menù su un
risotto, oppure su un secondo con contorno. Carne, uova, pesce, verdure,
insalate, patate, carote e ortaggi vari sono tutti alimenti naturalmente privi di glutine. Ma attenzione: non
aggiungere mai farina di tipo “00”oppure pan grattato a nessuno di questi
alimenti, altrimenti sarà tutto inutile e il tuo povero ospite passerà una
nottaccia!
Inoltre è bene sapere che i celiaci
possono mangiare i derivati dal latte, ma è buona norma informarsi prima se il
celiaco non sia anche intollerante al latte: alla celiachia spesso piace andare
a braccetto con l’intolleranza al lattosio!
Comunque sia, stai sereno in quanto un
celiaco quando mangia fuori casa è consapevole di ciò che può mangiare, quindi
sicuramente raccoglierà le informazioni necessarie per capire se una portata
può o non può assaporarla. Esiste, però, un incubo per noi celiaci che si
chiama “contaminazione” legata soprattutto agli utensili da cucina (cucchiaie, mestoli,
teglie, coltelli, forchette, scolapasta, pentole): l’accorgimento che ti
consiglio è di non utilizzare mai utensili “sporchi di glutine” per gli
alimenti senza glutine. Ad esempio: per scolare la pasta senza glutine non
utilizzare lo scolapasta che hai usato un attimo prima per la pasta “normale”,
semmai lavalo o prendine un altro. Altro accorgimento: taglia il pane “glutaminoso”
prima di apparecchiare. Molte persone di mia conoscenza sono, infatti, solite
spezzare o tagliare le fette di pane a pasto in corso. Questo, oltre ad essere
un gesto che il galateo vieta, può causare la pioggia di briciole di pane che
vanno ad insidiare il piatto, il bicchiere e la tranquillità del celiaco.
Detto questo, non mi resta che augurare
a te e al tuo amico celiaco buon appetito! Ah, dimenticavo: a fine pranzo non
offrire come digestivo un cicchetto di vodka o gin al tuo amico, ma scegli un
fresco limoncello o un caldo rum.
Rosanna Gentile
Nessun commento:
Posta un commento